Undici di sera, a 200 km all'ora, la nebbia mi arrivava fino alla cintura al mio passaggio la neva svaniva per colpa della velocita della moto. In un canale abbandonato di Sevilla, durante una gara, guardai il mio sfidante attraverso i caschi verniciati e accellerai ancora di più, mi importava solo arrivare alla meta e vincere. Nella mano sinistra avevo una sciarpa che rubai a mia mamma il giorno prima di sparire come ricordo e una sua foto della patente che portava sempre con se dentro il portafogli. Accellerai ancora di più facendo l'impennata, stavo arrivando alla meta quando una pietra in terra fece esplodere la ruota posteriore facendomi perdere il controllo della moto e provocando un indicende. Caddi dalla moto strisciando contro il suolo fino a quando sbattei contro una parete di gomma bruciata, un materiale estremamente resistente, come una parete. La mia schiena picchiò brutalmente contro la parete. Quando vidi la moto girare su se stessa, vidi la mia vita passarmi davanti agli occhi: ricordai immagini con mio padre, con mio fratello... con tutta la famiglia mentre la moto si avvicinava sempre di più.. non mi rimaneva molto tempo quindi chiusi gli occhi e lasciai che la moto che mi ero comprato e con cui avevo vinto tante gare arrivasse verso di me a grande velocità distruggendomi la cassa toracica e lasciando il mio corpo disteso al suolo senza vita. Improvvisamente rividi le scene della mia vita, ma questa volta si allontanavano sempre di più e scorrevano più velocemente. Fino a quando..