CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 21:34)
fellini inizio prima da questo tuo ultimo post solo per dire che Rai Cinema finanzia film che neanche arrivano nelle sale, e che quindi non rimborsano niente creando una perdita netta in termini finanziari. Fausto Brizzi, il regista di "Maschi contro femmine" fece un vero e proprio miracolo nel 2006 quando all'esordio con un solo milione di budget, stanziato sempre da Rai Cinema, produsse "Notte prima degli esami"(film che a me personalmente, lo ammetto, piacque molto sia per la colonna sonora, semplicemente fantastica, sia per la trama che per la figura del prof bastardo che tanto mi ricordava le mie insegnanti di liceo) e incassò qualcosa come venti milioni di euro rimettendo in sesto tutto il bilancio annuale della casa di produzione. Questo per dire che, a mio parere, di scandalo cinematografico non si tratta ma di semplice calcolo economico-finanziario( il cavallo vincente non si cambia) della Rai......e poi a volere essere onesti, in questo nostro scassatissimo paese di scandali ben più grandi e gravi ce ne sono già tanti!!!purtroppo....
E ora a noi!(
)
CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
C'è però una differenza di fondo, a me il film non mi ha lasciato delle sensazioni positive
Forse perché in qualche modo è scattato il tuo giudizio di valore sulla protagonista che ha influenzato il tuo pensiero sul film come prodotto culturale? (ma effettivamente il cinema interpreta talmente tanti aspetti...)
Beh si, è una mia abitudine, non so se positiva o negativa, lasciare che il mio giudizio di valore su di un tema o una figura del film vada a legarsi con il giudizio stesso del film, d'altronde non avendo molte conoscenze tecniche è la mia sola arma di valutazione.
CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
soprattutto all'inizio ho notato un tipo di direzione/montaggio un pò troppo a scatti. I primi venti/trenta minuti, che sono poi quelli salienti della trama, mi hanno quasi infastidito.
Ma, secondo me quei 30 min. non sono altro che una citazione a certo cinema d'oltralpe, e nel dettaglio a Nikita; montaggio a scatti ma soprattutto mdp che si muove in maniera caotica, anche qui tecnica come linguaggio per narrare il caos, il fastidio, la innaturalità, la disumanità del momento (vogliono infastidire lo spettatore, non spaventarlo, perché mai in questo film sei veramente spaventato, non vogliono suscitare forti emozioni, ti sfiancano progressivamente...).
Comunque, è certamente anche una citazione a un certo cinema di Antonioni, a Scorsese, a Rossellini...
Questo si rifà a quello che dicevo prima, non capendo questa citazione, ho espresso una critica legata alla mia percezione, cmq adesso quando vedrò un film francese cercherò di farci caso
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CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
Sia il punto 1 che quello 2 sono un tipico atteggiamento-comportamento di "chi ha paura di aver paura" e pertanto esorcizza la paura stessa esponendosi a questo sentimento, forse nella speranza di vincerlo. Io sono una "esperta" della "paura di aver paura", quindi il comportamento di Erica mi sembra perfettamente in linea con la norma (immagino che non lo sia, ma in questo sono empatica con lei). Naturalmente girare armati non è da tutti, come pure sparare quasi in trance e/o a sangue freddo (ma si sa che non l'avrebbe fatto se non l'avessero aggredita, altrimenti poteva agire prima, quando i due teppisti stavano assalendo il giovinastro figlio di papà e l'anziano signore di colore col nipote). Erica voleva semplicemente ritornare ad essere come prima dell'omicidio del compagno, e per fare ciò ti assicuro che non resta altro che affrontare con coraggio le tue paure (Only the brave, The brave one).
Lei ha paura di aver paura, ma attua secondo me un metodo sbagliato, perchè il portarsi un'arma addosso ti mette inevitabilmente a rischio di vivere altre situazioni di cui aver paura. Avrebbe deciso di restare nella metro se non avesse avuto la pistola? Sarebbe andata dal nemico del poliziotto se non fosse stata sicura di poterlo uccidere? Sarebbe andata dagli assassini del suo compagno se non fosse stata pronta a sacrificarsi? In questo ultimo caso l'aver l'arma le dava la garanzia( a lei personalmente) che in qualche modo avrebbe ottenuto la loro morte, a prescindere da ciò che le sarebbe successo.
La questione "tornare a essere come prima" la comprendo, però non capisco come si possa pensare che facendosi vendetta da sola la possa ottenere. Dirò una cosa banale, ma mica lui ritornerà in vita dopo? Nè credo, a meno che non si tratti di una persona fredda e senza morale, che l'idea di aver ucciso qualcuno(a prescindere da quello che ha fatto) sia senza conseguenze.
CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
Concordo e condivido il tuo pensiero sul "giustizialismo", tuttavia, pur non approvando nella maniera più assoluta il"relativismo", che è il cancro della ns società, cerco di differenziare...insomma, se a me uccidessero una persona vicina per gioco o per divertimento non so cosa farei... aggiungici poi pure la paura di vivere!!!
E poi,...Erica è stata privata dell'anima (intendo la sua essenza, la capacità di provare sentimenti nitidi), cosa può esistere di peggio, se c'era bisogno di una punizione mi sembra che l'abbia avuta!!!
Aggiungo un dato, quando parla di questo film JF insiste nel paragonarlo a Taxi Driver (1976, diretto da M.Scorsese, JF aveva 14 anni e interpretava il ruolo di una baby prostituta); l'ho rivisto la notte scorsa questo film, beh, qui addirittura il giustiziere De Niro, pur smascherato, non solo non va in prigione, ma diventa un eroe nazionale. Quello che voglio dire è che in 35 anni la morale (a me piace chiamarla etica, anche se è un termine che si riferisce più a una professione) USA è cambiata, adesso allo spettatore inoculano il germe del dubbio...
Neanche io so cosa farei nel suo caso, ma il messaggio che il film sembra dare non mi piace(lo so l'ho già detto
), anche se cmq sono contenta dell'evoluzione della mentalità americana
CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
Concordo su Terrence Howard...su J. Foster, no, all'inizio interpretava bene il ruolo di pazzamente innamorata, e non direi che appare irrazionale, io la trovo molto cerebrale, poi la paura ce l'hai sia che tu sia irrazionale o che tu sia logica (insomma, negli altri si può confondere l'irrazionalità con la paura). Io ho scritto, mi sembra, abiti, e intendevo modo di vestire, non forma mentis, non affettività...Immagino di essere comprensiva e forse indulgente con JF perché è una persona riservata, gelosa della sua privacy, li trovo comportamenti sensati e legittimi, in questo film ha potuto esprimerli perché il ruolo lo richiedeva, e per questo è stata brava (nel film il suo dolore va letto dal metalinguaggio secondo me, e poi il dolore si intreccia alla paura, non si può enucleare il primo dal secondo) .
Io ho guardato la sua fisicità con l'altro attore, le sensazioni che il loro stare insieme mi davano e devo dire che non sentivo niente. Forse c'era una pessima alchimia tra loro, ma non ho avuto l'impressione di un'amore struggente e passionale, anzi. Cmq per quanto riguarda la sua recitazione nella seconda parte ti dò ragione è stata molto convincente
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Ho finito, spero che chi leggerà non pensi:" Ma queste due non avevano di meglio da fare??" Perchè a quel punto la risposta potrebbe anche essere affermativa
fellini aspetto una tua contro opinione!
ciao!