Il buio nell'anima

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fellini
view post Posted on 7/11/2010, 21:34




CITAZIONE (Arumi @ 7/11/2010, 19:17) 
Film come "Maschi contro femmine" pur non volendo fare la parte della snob sono non-film che non danno nè tolgono niente, servono giusto alle case produttrici per fare cassa e per finanziarsi( il che non vuol dire che se uno se lo va a vedere sia un cretino, semplicemente il film assolve nella maniera più banale alla sua funzione di intrattenimento).



Beh, non credo raggranellerà molti soldini, ma la cosa grave è che SIAMO NOI CHE L'ABBIAMO FINANZIATO perché è prodotto dalla RAI, quindi dallo Stato (E' UNO SCANDALO, che per via del relativismo -- incancrenito nel popolo italiano -- non emergerà mai) :sdeng: :sdeng: :sdeng:




 
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Arumi
view post Posted on 9/11/2010, 13:50




CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 21:34)
Beh, non credo raggranellerà molti soldini, ma la cosa grave è che SIAMO NOI CHE L'ABBIAMO FINANZIATO perché è prodotto dalla RAI, quindi dallo Stato (E' UNO SCANDALO, che per via del relativismo -- incancrenito nel popolo italiano -- non emergerà mai) :sdeng: :sdeng: :sdeng:

fellini inizio prima da questo tuo ultimo post solo per dire che Rai Cinema finanzia film che neanche arrivano nelle sale, e che quindi non rimborsano niente creando una perdita netta in termini finanziari. Fausto Brizzi, il regista di "Maschi contro femmine" fece un vero e proprio miracolo nel 2006 quando all'esordio con un solo milione di budget, stanziato sempre da Rai Cinema, produsse "Notte prima degli esami"(film che a me personalmente, lo ammetto, piacque molto sia per la colonna sonora, semplicemente fantastica, sia per la trama che per la figura del prof bastardo che tanto mi ricordava le mie insegnanti di liceo) e incassò qualcosa come venti milioni di euro rimettendo in sesto tutto il bilancio annuale della casa di produzione. Questo per dire che, a mio parere, di scandalo cinematografico non si tratta ma di semplice calcolo economico-finanziario( il cavallo vincente non si cambia) della Rai......e poi a volere essere onesti, in questo nostro scassatissimo paese di scandali ben più grandi e gravi ce ne sono già tanti!!!purtroppo.... :angry:


E ora a noi!( ^_^ )

CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
C'è però una differenza di fondo, a me il film non mi ha lasciato delle sensazioni positive

Forse perché in qualche modo è scattato il tuo giudizio di valore sulla protagonista che ha influenzato il tuo pensiero sul film come prodotto culturale? (ma effettivamente il cinema interpreta talmente tanti aspetti...)

Beh si, è una mia abitudine, non so se positiva o negativa, lasciare che il mio giudizio di valore su di un tema o una figura del film vada a legarsi con il giudizio stesso del film, d'altronde non avendo molte conoscenze tecniche è la mia sola arma di valutazione.

CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
soprattutto all'inizio ho notato un tipo di direzione/montaggio un pò troppo a scatti. I primi venti/trenta minuti, che sono poi quelli salienti della trama, mi hanno quasi infastidito.

Ma, secondo me quei 30 min. non sono altro che una citazione a certo cinema d'oltralpe, e nel dettaglio a Nikita; montaggio a scatti ma soprattutto mdp che si muove in maniera caotica, anche qui tecnica come linguaggio per narrare il caos, il fastidio, la innaturalità, la disumanità del momento (vogliono infastidire lo spettatore, non spaventarlo, perché mai in questo film sei veramente spaventato, non vogliono suscitare forti emozioni, ti sfiancano progressivamente...).
Comunque, è certamente anche una citazione a un certo cinema di Antonioni, a Scorsese, a Rossellini...

Questo si rifà a quello che dicevo prima, non capendo questa citazione, ho espresso una critica legata alla mia percezione, cmq adesso quando vedrò un film francese cercherò di farci caso :shifty: .

CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
Sia il punto 1 che quello 2 sono un tipico atteggiamento-comportamento di "chi ha paura di aver paura" e pertanto esorcizza la paura stessa esponendosi a questo sentimento, forse nella speranza di vincerlo. Io sono una "esperta" della "paura di aver paura", quindi il comportamento di Erica mi sembra perfettamente in linea con la norma (immagino che non lo sia, ma in questo sono empatica con lei). Naturalmente girare armati non è da tutti, come pure sparare quasi in trance e/o a sangue freddo (ma si sa che non l'avrebbe fatto se non l'avessero aggredita, altrimenti poteva agire prima, quando i due teppisti stavano assalendo il giovinastro figlio di papà e l'anziano signore di colore col nipote). Erica voleva semplicemente ritornare ad essere come prima dell'omicidio del compagno, e per fare ciò ti assicuro che non resta altro che affrontare con coraggio le tue paure (Only the brave, The brave one).

Lei ha paura di aver paura, ma attua secondo me un metodo sbagliato, perchè il portarsi un'arma addosso ti mette inevitabilmente a rischio di vivere altre situazioni di cui aver paura. Avrebbe deciso di restare nella metro se non avesse avuto la pistola? Sarebbe andata dal nemico del poliziotto se non fosse stata sicura di poterlo uccidere? Sarebbe andata dagli assassini del suo compagno se non fosse stata pronta a sacrificarsi? In questo ultimo caso l'aver l'arma le dava la garanzia( a lei personalmente) che in qualche modo avrebbe ottenuto la loro morte, a prescindere da ciò che le sarebbe successo.
La questione "tornare a essere come prima" la comprendo, però non capisco come si possa pensare che facendosi vendetta da sola la possa ottenere. Dirò una cosa banale, ma mica lui ritornerà in vita dopo? Nè credo, a meno che non si tratti di una persona fredda e senza morale, che l'idea di aver ucciso qualcuno(a prescindere da quello che ha fatto) sia senza conseguenze.

CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
Concordo e condivido il tuo pensiero sul "giustizialismo", tuttavia, pur non approvando nella maniera più assoluta il"relativismo", che è il cancro della ns società, cerco di differenziare...insomma, se a me uccidessero una persona vicina per gioco o per divertimento non so cosa farei... aggiungici poi pure la paura di vivere!!!
E poi,...Erica è stata privata dell'anima (intendo la sua essenza, la capacità di provare sentimenti nitidi), cosa può esistere di peggio, se c'era bisogno di una punizione mi sembra che l'abbia avuta!!!

Aggiungo un dato, quando parla di questo film JF insiste nel paragonarlo a Taxi Driver (1976, diretto da M.Scorsese, JF aveva 14 anni e interpretava il ruolo di una baby prostituta); l'ho rivisto la notte scorsa questo film, beh, qui addirittura il giustiziere De Niro, pur smascherato, non solo non va in prigione, ma diventa un eroe nazionale. Quello che voglio dire è che in 35 anni la morale (a me piace chiamarla etica, anche se è un termine che si riferisce più a una professione) USA è cambiata, adesso allo spettatore inoculano il germe del dubbio...

Neanche io so cosa farei nel suo caso, ma il messaggio che il film sembra dare non mi piace(lo so l'ho già detto ^_^ ), anche se cmq sono contenta dell'evoluzione della mentalità americana :P

CITAZIONE (fellini @ 7/11/2010, 18:59)
Concordo su Terrence Howard...su J. Foster, no, all'inizio interpretava bene il ruolo di pazzamente innamorata, e non direi che appare irrazionale, io la trovo molto cerebrale, poi la paura ce l'hai sia che tu sia irrazionale o che tu sia logica (insomma, negli altri si può confondere l'irrazionalità con la paura). Io ho scritto, mi sembra, abiti, e intendevo modo di vestire, non forma mentis, non affettività...Immagino di essere comprensiva e forse indulgente con JF perché è una persona riservata, gelosa della sua privacy, li trovo comportamenti sensati e legittimi, in questo film ha potuto esprimerli perché il ruolo lo richiedeva, e per questo è stata brava (nel film il suo dolore va letto dal metalinguaggio secondo me, e poi il dolore si intreccia alla paura, non si può enucleare il primo dal secondo) .

Io ho guardato la sua fisicità con l'altro attore, le sensazioni che il loro stare insieme mi davano e devo dire che non sentivo niente. Forse c'era una pessima alchimia tra loro, ma non ho avuto l'impressione di un'amore struggente e passionale, anzi. Cmq per quanto riguarda la sua recitazione nella seconda parte ti dò ragione è stata molto convincente :sìsìsì: .



Ho finito, spero che chi leggerà non pensi:" Ma queste due non avevano di meglio da fare??" Perchè a quel punto la risposta potrebbe anche essere affermativa :ihhhhh: :ihhhhh: :D
fellini aspetto una tua contro opinione! ;) ciao!
 
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fellini
icon1  view post Posted on 10/11/2010, 00:27




CITAZIONE (Arumi @ 9/11/2010, 13:50) 
CITAZIONE

fellini inizio prima da questo tuo ultimo post solo per dire che Rai Cinema finanzia film che neanche arrivano nelle sale, e che quindi non rimborsano niente creando una perdita netta in termini finanziari. Fausto Brizzi, il regista di "Maschi contro femmine" fece un vero e proprio miracolo nel 2006 quando all'esordio con un solo milione di budget, stanziato sempre da Rai Cinema, produsse "Notte prima degli esami"(film che a me personalmente, lo ammetto, piacque molto sia per la colonna sonora, semplicemente fantastica, sia per la trama che per la figura del prof bastardo che tanto mi ricordava le mie insegnanti di liceo) e incassò qualcosa come venti milioni di euro rimettendo in sesto tutto il bilancio annuale della casa di produzione. Questo per dire che, a mio parere, di scandalo cinematografico non si tratta ma di semplice calcolo economico-finanziario( il cavallo vincente non si cambia) della Rai......e poi a volere essere onesti, in questo nostro scassatissimo paese di scandali ben più grandi e gravi ce ne sono già tanti!!!purtroppo.... :angry:

A questo ti ho risposto con un mp

CITAZIONE
E ora a noi!( ^_^ )

Ok, con piacere :)

CITAZIONE
Beh si, è una mia abitudine, non so se positiva o negativa, lasciare che il mio giudizio di valore su di un tema o una figura del film vada a legarsi con il giudizio stesso del film, d'altronde non avendo molte conoscenze tecniche è la mia sola arma di valutazione.

E' un modo, e certamente non c'è il modo giusto e quello sbagliato. Però ti faccio un esempio: da ragazzina lessi "Lettera a un bambino mai nato", non mi piacque la protagonista (che era poi Oriana Fallaci), trovai la sua scelta estremamente egoistica ma il libro mi travolse, mi rapì talmente da farmi leggere tutto ciò che questa -- per me rimpianta -- scrittrice ci ha regalato. Ah, e quasi sempre non ho condiviso le idee che ha portato avanti, ma la sua vitalità, intransigenza, intelligenza, cultura...la leggerezza del suo scrivere, così vicina (la leggerezza) a quella di E. Dickinson... :wub:



CITAZIONE
Questo si rifà a quello che dicevo prima, non capendo questa citazione, ho espresso una critica legata alla mia percezione, cmq adesso quando vedrò un film francese cercherò di farci caso :shifty: .

Col tempo accumuli conoscenze, più vedi e rifletti, cerchi di "capire dentro" e più diventa eccitante intuire a cosa si rifanno, è un piacere immenso decodificare (e la Facoltà che stai frequentando è una miniera di stimoli ad approfondire ;)). Scrivi "percezione" che etimologicamente significa "processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato"...insomma ...a volte le percezioni sono più azzeccate delle pure elucubrazioni cerebrali :sìsìsì: :sìsìsì:




CITAZIONE
Lei ha paura di aver paura, ma attua secondo me un metodo sbagliato, perchè il portarsi un'arma addosso ti mette inevitabilmente a rischio di vivere altre situazioni di cui aver paura. Avrebbe deciso di restare nella metro se non avesse avuto la pistola? Sarebbe andata dal nemico del poliziotto se non fosse stata sicura di poterlo uccidere? Sarebbe andata dagli assassini del suo compagno se non fosse stata pronta a sacrificarsi? In questo ultimo caso l'aver l'arma le dava la garanzia( a lei personalmente) che in qualche modo avrebbe ottenuto la loro morte, a prescindere da ciò che le sarebbe successo.
La questione "tornare a essere come prima" la comprendo, però non capisco come si possa pensare che facendosi vendetta da sola la possa ottenere. Dirò una cosa banale, ma mica lui ritornerà in vita dopo? Nè credo, a meno che non si tratti di una persona fredda e senza morale, che l'idea di aver ucciso qualcuno(a prescindere da quello che ha fatto) sia senza conseguenze.

..."tornare ad essere come prima", penso si riferisse al fatto di stare bene, non "da Dio", ma neppure "da schifo" come si sentiva ora...comunque, una cosa è la morte del fidanzato e una è la paura che la paralizzava, quello a cui puntava era spazzar via il terrore, vincerlo; hai ragione per la questione della pistola ma poteva anche non essere in grado (avere il coraggio) di sparare...non aveva garanzie secondo me, ha rischiato anche lì...


CITAZIONE
Neanche io so cosa farei nel suo caso, ma il messaggio che il film sembra dare non mi piace(lo so l'ho già detto ^_^ ), anche se cmq sono contenta dell'evoluzione della mentalità americana :

Se tu hai sviluppato un giudizio antitetico a quello apparente del film non è solo perché hai una personalità spiccata e capacità di giudizio ma è anche perché non volevano indottrinare, la modalità di esporre la vicenda segue quello che viene detto "pensiero riflessivo" o "di ricerca", più opzioni e poi scegli in base al tuo background, forma mentis, etica, morale, educazione, ai tuoi vissuti, etc., almeno credo... :mobhhho::
Comunque, quando alla fine del film, nel tunnel dell'orrore Erica pensa/dice di non sapere chi è diventata (o qualcosa di simile, qualcosa sulla sua mancata auto-identificazione), quello è uno dei momenti in cui ti portano a pensare che ha sbagliato tutto, litri di sangue versati, se esiste un qualche Dio un posto all'inferno guadagnato, e ancora non ha trovato pace, non si è placata, rasserenata...Concludo dicendo che prima hanno presentato la tesi e poi l'antitesi...a noi la scelta :wacko:



CITAZIONE
Io ho guardato la sua fisicità con l'altro attore, le sensazioni che il loro stare insieme mi davano e devo dire che non sentivo niente. Forse c'era una pessima alchimia tra loro, ma non ho avuto l'impressione di un'amore struggente e passionale, anzi. Cmq per quanto riguarda la sua recitazione nella seconda parte ti dò ragione è stata molto convincente :sìsìsì:

Qui i ns gusti sono agli antipodi, forse è il modo di manifestare i sentimenti... ma comunque un amore può essere immenso e non passionale, dipende dal livello di fisicità delle persone ...
Faccio un esempio, quando davanti al tunnel, all'inizio del film, Erica dice al compagno che non crede proprio che si risposerà (parlando del loro imminente matrimonio), beh, è una grande dichiarazione d'amore e l'assunzione seria di un impegno...nella vita reale io sento spesso "ci sposiamo, poi, in fin dei conti, se le cose non vanno bene c'è sempre il divorzio!!!). Certo, se il termine di paragone è Pepa e Silvia...



CITAZIONE
Ho finito, spero che chi leggerà non pensi:" Ma queste due non avevano di meglio da fare??" Perchè a quel punto la risposta potrebbe anche essere affermativa :ihhhhh: :ihhhhh: :D
fellini aspetto una tua contro opinione! ;) ciao!

Beh, tutti pensiamo,... e meno male che è così!!! :) :)


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Edited by fellini - 10/11/2010, 02:08
 
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Arumi
view post Posted on 10/11/2010, 11:56




fellini prima di tutto grazie per la tua risposta, e per le tue nuove considerazioni, apprezzo sempre chi mi porta a riconsiderare o rivalutare certe mie opinioni! :)
CITAZIONE (fellini @ 10/11/2010, 00:27)
CITAZIONE
Beh si, è una mia abitudine, non so se positiva o negativa, lasciare che il mio giudizio di valore su di un tema o una figura del film vada a legarsi con il giudizio stesso del film, d'altronde non avendo molte conoscenze tecniche è la mia sola arma di valutazione.

E' un modo, e certamente non c'è il modo giusto e quello sbagliato. Però ti faccio un esempio: da ragazzina lessi "Lettera a un bambino mai nato", non mi piacque la protagonista (che era poi Oriana Fallaci), trovai la sua scelta estremamente egoistica ma il libro mi travolse, mi rapì talmente da farmi leggere tutto ciò che questa -- per me rimpianta -- scrittrice ci ha regalato. Ah, e quasi sempre non ho condiviso le idee che ha portato avanti, ma la sua vitalità, intransigenza, intelligenza, cultura...la leggerezza del suo scrivere, così vicina (la leggerezza) a quella di E. Dickinson... :wub:

Capisco cosa tu dici, mi è capitato anche a me di vedere altri film che seppur di grande valore non mi sono piaciuti per il messaggio trasmesso (ti cito anche se non è l'unico e forse nemmeno tanto adatto come esempio "The good shepherd" con Matt Damon)

Su Oriana Fallaci sono completamente d'accordo ::musulman:: , era tale la sua "grandezza" e la sua maestria che qualsiasi cosa avesse scritto io sempre l'avrei ammirata. :sìsìsì:

CITAZIONE (fellini @ 10/11/2010, 00:27)
CITAZIONE
Questo si rifà a quello che dicevo prima, non capendo questa citazione, ho espresso una critica legata alla mia percezione, cmq adesso quando vedrò un film francese cercherò di farci caso :shifty: .

Col tempo accumuli conoscenze, più vedi e rifletti, cerchi di "capire dentro" e più diventa eccitante intuire a cosa si rifanno, è un piacere immenso decodificare (e la Facoltà che stai frequentando è una miniera di stimoli ad approfondire ;)). Scrivi "percezione" che etimologicamente significa "processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato"...insomma ...a volte le percezioni sono più azzeccate delle pure elucubrazioni cerebrali :sìsìsì: :sìsìsì:

Beh ho scritto percezione (ci sarebbe da spiegare ma non è il topic giusto) perchè a volta quando non ho gli strumenti per comprendere mi capita di analizzare le cose a seconda di cosa esse mi suscitano. Naturalmente poi ogni cosa provoca nelle persone sensazioni diverse a seconda del proprio sentire.

CITAZIONE (fellini @ 10/11/2010, 00:27)
..."tornare ad essere come prima", penso si riferisse al fatto di stare bene, non "da Dio", ma neppure "da schifo" come si sentiva ora...comunque, una cosa è la morte del fidanzato e una è la paura che la paralizzava, quello a cui puntava era spazzar via il terrore, vincerlo; hai ragione per la questione della pistola ma poteva anche non essere in grado (avere il coraggio) di sparare...non aveva garanzie secondo me, ha rischiato anche lì...

A me proprio questa idea di superarla non piace/convince anche se come dici tu è evidente che :
CITAZIONE (fellini @ 10/11/2010, 00:27)
Se tu hai sviluppato un giudizio antitetico a quello apparente del film non è solo perché hai una personalità spiccata e capacità di giudizio ma è anche perché non volevano indottrinare, la modalità di esporre la vicenda segue quello che viene detto "pensiero riflessivo" o "di ricerca", più opzioni e poi scegli in base al tuo background, forma mentis, etica, morale, educazione, ai tuoi vissuti, etc., almeno credo... :mobhhho::
Comunque, quando alla fine del film, nel tunnel dell'orrore Erica pensa/dice di non sapere chi è diventata (o qualcosa di simile, qualcosa sulla sua mancata auto-identificazione), quello è uno dei momenti in cui ti portano a pensare che ha sbagliato tutto, litri di sangue versati, se esiste un qualche Dio un posto all'inferno guadagnato, e ancora non ha trovato pace, non si è placata, rasserenata...Concludo dicendo che prima hanno presentato la tesi e poi l'antitesi...a noi la scelta :wacko:

Questa cosa l'ha detta pure Jodie Foster in un'intervista che si trova su youtube,in pratica loro hanno cercato di non giudicare, di non dare un chiave di lettura etica sul comportamento di Erica, di lasciarlo fare allo spettatore(cosa che come puoi ben vedere io ho fatto :P ) però c'è da dire che nonostante la parte finale, il messaggio che farsi giustizia da soli non è sbagliato, cmq è passato. Altrimenti poi non si capirebbe il motivo per cui lei venga aiutata dal poliziotto nonostante i diversi omicidi alle spalle. Ci fosse stata una sua "catarsi" (la prigione, la morte del poliziotto a causa sua, la morte di un innocente che la facesse redimere) avrei potuto accettarlo, ma così sembra che lei non abbia fatto niente e che può tornare a vivere(forse è meglio dire esistere) come se non fosse morto nessuno!

CITAZIONE (fellini @ 10/11/2010, 00:27)
CITAZIONE
Io ho guardato la sua fisicità con l'altro attore, le sensazioni che il loro stare insieme mi davano e devo dire che non sentivo niente. Forse c'era una pessima alchimia tra loro, ma non ho avuto l'impressione di un'amore struggente e passionale, anzi. Cmq per quanto riguarda la sua recitazione nella seconda parte ti dò ragione è stata molto convincente :sìsìsì:

Qui i ns gusti sono agli antipodi, forse è il modo di manifestare i sentimenti... ma comunque un amore può essere immenso e non passionale, dipende dal livello di fisicità delle persone ...
Faccio un esempio, quando davanti al tunnel, all'inizio del film, Erica dice al compagno che non crede proprio che si risposerà (parlando del loro imminente matrimonio), beh, è una grande dichiarazione d'amore e l'assunzione seria di un impegno...nella vita reale io sento spesso "ci sposiamo, poi, in fin dei conti, se le cose non vanno bene c'è sempre il divorzio!!!). Certo, se il termine di paragone è Pepa e Silvia...

A me come dichiarazione d'amore è piaciuta pure quella in cui lei dice, sempre in quel frangente, che entrerà nella sua famiglia, diventando una cosa sola; insieme all'altra sono davvero bellissime! :wub:
Sui gusti è vero, vale l'aforisma latino, però ammetto anche che forse sono ancora malata di pepsite e che quindi non riesca più a giudicare bene certe dinamiche recitative(spero di no, sennò è la fine! :lol: ).

fellini risponderò più avanti al tuo mp (hai posto un altro problema interessante che meriterebbe un topic a parte), abbi pazienza!!Ciao ;)




 
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18 replies since 4/10/2010, 22:41   400 views
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