Posto questo film solo ora perché ero indecisa; l'ho visto un mese fa al cinema, ora c'è già in streaming...
La trovo un'opera interessante per vari motivi, non per ultimo perché è un remake (...è sì, gli americani, ancora una volta, copiano da noi!) dell'omonimo film del 1990 di Tornatore, con Mastroianni. Ma l'aspetto che trovo più innovativo, nella sua tradizionalità, è l 'onesta descrizione del rapporto tra un padre e i suoi figli, nel quale, almeno penso, ogni generazione, da nord a sud Italia si possa riconoscere (e a questo punto penso sia un modo sovranazionale).
Per ultimo c'è un cameo di Katherine Moenning, di L Word, ...e non vi posso dire di più altrimenti rovino tutto.
Ah, è in pieno clima natalizio ed è molto commovente...
La recensione che ho postato è severa, e ingiusta secondo me, non ha colpa De Niro se giganteggia (perché, come lo fu Mastroianni, è un gigante della cinematografia ancor più che della recitazione), e io onestamente sono stanca di film che descrivono, leggono i danni dell'educazione, dei rapporti sbagliati, senza poi fornire soluzioni, anche se palliative, temporanee. Insomma, dovrei dilungarmi, ma i rapporti si recuperano anche come si vede in questo film...e poi ogni giorno devi ricostruirli, rinsaldarli...ah, e pochi attori sono in grado di muoversi, deambulare come una persona anziana e malata, De Niro, pur essendo atletico, è fra questi pochi...
TRAMAFrank Goode ha dedicato tutta la vita alla famiglia, lavorando presso una fabbrica di cavi e risparmiando fino all'ultimo centesimo per mantenere i suoi cari. Ma appena andato in pensione, si rende conto di aver trascorso troppo poco tempo con i suoi quattro figli, e decide che è giunto il momento di recuperare. Quando era ancora in vita, era sua moglie che manteneva i contatti, ma adesso che non c'è più, Frank capisce che spetta a lui tenerli d'occhio e tenta di riunire l'intera famiglia organizzando un barbecue per il weekend. Tuttavia, uno dopo l'altro, gli ospiti trovano una scusa per non presentarsi. Nonostante il divieto del medico, Frank vuole affrontare la questione a modo suo: prepara la valigia e parte per un viaggio attraverso gli Stati Uniti, con l'intenzione di fare una sorpresa ad ognuno dei suoi figli.
USCITA CINEMA: 12/11/2010
REGIA: Kirk Jones
SCENEGGIATURA: Kirk Jones
ATTORI: Robert De Niro, Drew Barrymore, Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Lucian Maisel, Katherine Moennig, Damian Young, James Frain, Melissa Leo, James Murtaugh
Ruoli ed Interpreti
FOTOGRAFIA: Henry Braham
MONTAGGIO: Andrew Mondshein
MUSICHE: Dario Marianelli
PRODUZIONE: Miramax Films, Hollywood Gang Productions
DISTRIBUZIONE: Medusa
PAESE: USA 2010
GENERE: Commedia, Drammatico
DURATA: 99 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1
Sito Italiano
Sito Ufficiale
NOTE:Remake del film "Stanno tutti bene" (1989) di Giuseppe Tornatore con Marcello Mastroianni.
RECENSIONEStanno tutti bene - recensione del film con Robert De Niro
Nel cinema contemporaneo dei remake capita anche che sia un film italiano di 20 anni fa ad essere rifatto ad Hollywood. Stanno tutti bene è infatti un adattamento del film omonimo di Giuseppe Tornatore, che tra l’altro all’epoca fu un discreto flop dopo i successi e l’Oscar per Nuovo Cinema Paradiso. Se lì c’era un Marcello Mastroianni anziano e dolente qui tocca a Robert De Niro che si prende una pausa dai suoi successi comici ma non dalle sue smorfie, che rimangono la cifra principale di un attore involuto in maniera proporzionale ai successi al botteghino delle sue performance comiche degli ultimi anni.
Ma come detto qui si ride poco, anzi il film, piuttosto fedele all’originale, è proprio un caso da manuale di family movie: costruito per farci commuovere e coinvolgere dalle vicende di un uomo anziano, malato e da poco vedovo, che visto che i figli non lo vengono a trovare decide di partire, via treno e in pullman, e girare gli Stati Uniti per fare una sorpresa a ciascuno di loro. Scoprirà presto che gli nascondono tutti qualcosa, che non tutti hanno avuto così successo nella vita e che la moglie era stata sempre un filtro che depurava dalle cattive notizie e faceva filtrare solo quelle buone. Il motivo? Il nostro protagonista è sempre stato molto esigente e ha inciso profondamente nell’infelicità dei figli.
Ma naturalmente il film non cerca di scardinare e problematizzare i danni che può fare un padre nei confronti dei propri figli, ma cerca invece di conciliare in maniera prevedibile e retorica ogni contrasto. La regia di Kirk Jones (suoi Svegliati Ned e il primo Tata Matilda) è accessoria. Qui conta De Niro, onnipresente, che anche tentando di lavorare in sottrazione finisce per giggioneggiare oramai disperatamente ancorato ad una recitazione facciale quasi involontaria. Il resto del cast è sicuramente di livello, da Sam Rockwell a Drew Barrymore, da Kate Beckinsale a Melissa Leo. Vanno sottolineati i contributi della colonna sonora (alla Morricone) del nostro premio Oscar Dario Marianelli e una canzone, (I Want To) Come Home scritta appositamente da Paul McCartney.
Se il protagonista per anni ha rivestito i fili del telefono, facilitando milioni di conversazioni, diffondendo notizie belle o brutte, nella metafora fin troppo sbattuta in faccia del film sarà ora lui in prima persona a mettersi in marcia, a vivere in prima persona una storia, a unire vite e difficoltà, quelle dei propri figli, per scoprire che ha vissuto per anni dietro un velo di bugie a fin di bene, cercando di fare i conti con i propri errori di padre e poter dire idealmente alla moglie, con un'altra menzogna, che stanno tutti bene.
Pubblicato il 11/11/2010Mauro Donzelli