Dal regista rumeno di "Train de Vie" e di "Vai e vivrai" Radu Mihaileanu, un film che parla di musica al tempo della Russia post-sovietica.
Trama del film: All'epoca di Brežnev, Andreï Filipov è il più grande direttore d'orchestra dell'Unione Sovietica e dirige la celebre Orchestra del Bolshoi. Ma viene licenziato all'apice della gloria quando si rifiuta di separarsi dai suoi musicisti ebrei, tra cui il suo migliore amico Sacha. Trent'anni dopo lavora ancora al Bolchoi, ma...come uomo delle pulizie. Una sera Andreï si trattiene fino a tardi per tirare a lustro l'ufficio del direttore e trova casualmente un fax indirizzato alla direzione del Bolshoi: è del Théâtre du Châtelet che invita l'orchestra ufficiale a suonare a Parigi... All'improvviso, Andreï ha un'idea folle: riunire i suoi vecchi amici musicisti, che come lui vivono facendo umili lavori, e portarli a Parigi, spacciandoli per l'orchestra del Bolshoi. E' l'occasione tanto attesa da tutti di potersi finalmente prendere una rivalsa...
USCITA CINEMA: 05/02/2010 REGIA: Radu Mihaileanu SCENEGGIATURA: Radu Mihaileanu, Matthew Robbins ATTORI: Mélanie Laurent, François Berléand, Miou-Miou, Valerij Barinov, Lionel Abelanski, Alexeï Guskov, Dmitry Nazarov, Anna Kamenkova Pavlova, Alexander Komissarov
MONTAGGIO: Ludovic Troch MUSICHE: Armand Amar PRODUZIONE: BIM, Castel Films, Les Productions du Trésor, Panache Productions DISTRIBUZIONE: BIM distribuzione PAESE: Francia 2009 GENERE: Commedia, Drammatico DURATA: 120 Min FORMATO: Colore 35mm
...volevo segnalarvi “La Sorgente dell’amore”. Si tratta della storia di una giovane magrebina che propone alle donne del suo villaggio di fare lo sciopero dell'amore: niente più sesso finché gli uomini non porteranno l'acqua al villaggio. Sembra molto carino.. Ecco il trailer:
"Train de vie" è un capolavoro secondo me, perchè riesce a parlare in maniera ironica dellla condizione degli ebrei in un periodo tragico come la seconda guerra mondiale e lo fa trattando questioni, come l'amore, la fede, le incomprensioni tra figli e genitori, la politica, la paura del diverso che appartengono a tutto il genere umano. Di questo regista andrebbe visto anche "Vai e vivrai" che parla di un ragazzino etiope che per vari motivi finisce per essere adottato da una famiglia israeliana. Anche qui viene affrontato il tema della diversità, delle difficoltà di un bambino di accettare se stesso in un mondo etnicamente, religiosamente e socialmente diverso dal suo. Forse è un pò pesante, ma se siete interessate alla storia recente di Israele, inteso come Stato, potrebbe piacervi.
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