I ragazzi stanno bene

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Keybook
view post Posted on 26/4/2012, 21:23




Ringrazio Arumi, per avermi ricordato questo film, è prendo spunto da lei per aprire un topic interamente dedicato ad un film che tocca il tema della "famiglia omosessuale", e tutte le cose che da essa possono derivare. Il film, all'epoca, era stato presentato anche al festival di Roma, cui aveva partecipato una delle protagoniste Julianne Moore che aveva "bacchettato" il nostro ex Presidente del Consiglio, per le sue battute omofobe.

Vi posto la due recensioni, una positiva ed una negativa e in ultimo un articolo su J. Moore ospite del Festival di Roma.

Recensione positiva:

Può, un film su di una coppia omosessuale di mamme, essere più profondo di qualsiasi altro film tradizionale, nel raccontare il valore e la bellezza della famiglia? Se prima si potevano nutrire alcuni dubbi, "I ragazzi stanno bene" li spazza tutti via, e con forza. Parliamo, infatti, di una pellicola scritta, diretta e interpretata divinamente, una commedia che fa ridere, riflettere ed emozionare come poche volte capita, un piccolo gioiello.
Jules e Nic sono sposate da tempo. Hanno due figli, entrambi nati attraverso l’inseminazione artificiale dello stesso, fino ad ora, ignaro donatore. Gli equilibri cambiano quando la più grande dei due figli, l’ormai diciottenne Joni, decide di mettersi in contatto con il suo padre biologico. L’intrusione prima graduale, ed infine deflagrante, del nuovo personaggio all’interno della famiglia risulterà una grossa prova da superare per tutti quanti...
Lisa Cholodenko scrive e dirige una commedia piena di svolte narrative, mai volgare, banale, ma anzi delicata, intelligente nel mostrare senza moralizzare, nel descrivere senza "normalizzare", ma non per questo essere polemici con il mondo. Non si tratta di un film a tesi, ma di una pellicola costruita attorno a personaggi tutti estremamente ben delineati, con tanto di dubbi, trasformazioni, zone grigie. Gli straordinari (perdonate l’inflazione di aggettivi positivi, ma la pellicola li merita) dialoghi sono sempre in grado di dare la giusta luce ai pensieri e ai sottotesti che vogliono portare avanti. Nella stessa direzione si muove una regia capace di avvicinare e allontanare i corpi, rinchiudere, tagliare o dare spazio ai volti dei suoi personaggi, a seconda del significato che si vuole portare avanti (splendida è la sequenza della Bening a tavola dopo la scoperta dei capelli nella doccia). Nulla è lasciato al caso, dalle scritte sulle tazze per la prima colazione alle catenine appese al collo, passando per l’utilizzo della colonna sonora (che si interrompe e poi riparte qualche minuto dopo quando June arriva nella sua camera del college) e alla fotografia (la raggiante California che si sposa con la falsa brillantezza del personaggio maschile).
Concettualmente, si porta avanti un’idea della coppia lesbica matura, con le peculiarità di tante analoghe coppie eterosessuali, senza però mancare di affermarne la propria, unica specificità che comunque significa semplicemente amore familiare. In questo clima di perfezione generale, si muovono anche le interpretazioni dei tre attori adulti: Julianne Moore, Annette Bening e, con meriti diversi (il suo sguardo fuori campo, i suoi tempi comici totalmente originali) Mark Ruffalo, si candidano con forza e giustizia ai migliori premi cinematografici dell’anno, sperando che sia anche Oscar.

La frase:
- "Non penso che voi due dovreste lasciarvi"
- "Perché?"
- "Siete troppo vecchie".

Andrea D'Addio

Fonte: http://filmup.leonardo.it/thekidsareallright.htm

Recensione negativa:

Una coppia lesbo regolarmente sposata, due figli nati per inseminazione artificiale e un donatore di seme che coltiva la terra in modo biologico. L'intento de I ragazzi stanno tutti bene di Lisa Cholodenko - fuori concorso - è chiarissimo: travestire da film alternativo un mega-spottone del progressismo da salotto. Cui non manca peraltro il giardinaggio eco-compatibile, un rigido salutismo (fumano in pochi e si beve con senso di colpa) e l'adesione al "verde" su strada (la famigliola viaggia su un automobile a bassa emissione, la Toyota Prius).Il peccato originale del film è la voglia di normalizzare ogni cosa, come se la diversità tanto sbandierata finisse per intimorire i suoi stessi promotori, al punto da dover essere neutralizzata nel ricorso a schemi narrativi convenzionali. Non sapremo mai cosa è veramente alternativo in una famiglia alternativa, qual è la sua differenza, perché la Cholodenko cambia la cornice ma non il quadro, riproponendo un modello familiare tradizionale. La pochezza - la furbizia? - dell'operazione sarebbe lapallisiana se al posto di una delle due "Moms" immaginassimo un padre: non svanirebbe l'effetto-paradosso di superficie (che tanto ha fatto ridere i giornalisti presenti ieri in sala, a dimostrazione di come i pregiudizi alberghino anche tra le menti più colte e aperte del paese)? Non si esaurirebbe il film nei soliti bric a brac psicologici, attriti familiari e crisi identitarie? Peraltro risolte con piglio minimista, da sit-com pomeridiana. Anche il cast non giova alla causa: Julianne Moore e Annette Bening sono troppo etero-connotate per sembrare lesbiche e credibili; i due "kids" - Mia Wasikowska e Josh Hutcherson - fanno presenza, musi duri e poco altro (s'intuisce che la sceneggiatura non è stata scritta per loro), mentre Mark Ruffalo è semplicemente un personaggio irrisolto e un attore continuamente a disagio. Soffre come gli altri di una preoccupante afasia di linguaggio, come se la famiglia dove si può dire tutto, e dirlo apertamente, finisse per non avere più nulla da dire. E' in fondo la stessa sindrome di cui è affetto il film.

Fonte: http://cinema.ilsole24ore.com/recensioni/2...p?uuid=AYO6qdgC

Articolo su Julianne Moore

I ragazzi di Julianne stanno tutti bene
03/11/2010 | Svevo Ruggeri | Speciale Festival | 101 views
Julianne Moore presenta al Festival di Roma The Kids are all right e bacchetta Berlusconi
Dopo l’accalorata difesa della cultura da parte di Fanny Ardan in seguito alla manifestazione dei 100 autori, anche Julianne Moore impartisce a questo paese lezioni di progresso ed apertura mentale.


Stimolata dalla stampa ad esprimere la sua opinione sull’ultima esternazione omofobica del Premiere Silvio Berlusconi, l’attrice ha così commentato: “Tutto questo è arcaico, imbarazzante ed assolutamente idiota. Ormai viviamo in un momento culturale in cui abbiamo capito perfettamente che la nostra direzione sessuale è strettamente legata alla biologia. Noi siamo ciò che siamo e sentire questi commenti è veramente sconcertante.” Un intervento del tutto appropriato quello della Moore durante la settima giornata del Festival Internazionale del Film di Roma, visto che, oltre alla ritiro del Marco Aurelio all’Attore, l’attrice è arrivata nella capitale soprattutto per promuovere il suo ultimo film The kids are all right. Diretta da Lisa Cholodenko e scritta da Stuart Blumberg, la pellicola racconta la storia famigliare e matrimoniale di due compagne con figli adolescenti avuti grazie all’inseminazione artificiale. Nic e Jules sono sposate e vivono in una casa accogliente fuori città nella California del Sud insieme ai figli Joni e Laser. Le due “Moms” sono riuscite a crescere i loro ragazzi con serenità, creando un nucleo famigliare forte e consolidato, ma quando Joni diventa maggiorenne il fratello le chiede di aiutarlo nella ricerca del padre biologico creando fermento ed instabilità. Da quel momento inizierà un nuovo capitolo per l’intera famiglia che, con l’entrata in scena del bio-papà Paul, dovrà ridefinire i legami che la compongono.“Questo è innanzitutto un film sulla famiglia – spiega la Moore protagonista con Annette Bening – è una meditazione su come si allevano i figli e su come li si aiuta a lasciarci. Ben presto ci si dimentica del fatto che gli elementi di questa coppia siano due donne, in realtà questa è un nucleo assolutamente normale. Spesso i film si concentrano sul momento del primo incontro, quando scatta l’attrazione che poi porta fino all’ happy ending, ma nessuno considera quello che viene dopo. Io sono sposata da molti anni e, come tantissime persone con un rapporto stabile, mi sono quasi dimenticata di quel primo istante. Ciò che rimane veramente sono gli anni trascorsi insieme, le difficoltà affrontate e l’impegno di crescere i propri figli. Ecco, il film parla esattamente di questo.” Nelle sale italiane da febbraio distribuita da Lucky Red , questa storia porterà con sé una ventata d’ incredibile modernità per una società come la nostra, ostinata ad imporre un unico modello di famiglia possibile e plausibile. In America, paese caratterizzato comunque da grandi incoerenze, l’omosessualità sembra non suscitare grandi sensazionalismi, così come la presenza di famiglie omo sembra caratterizzare la vita quotidiana di scuole e comunità. “Più di una decina di anni fa negli Stati Uniti è iniziato uno studio sui figli cresciuti in famiglie con due padri o due madri. – continua Julienne Moore - la ricerca ha messo in evidenza ragazzi equilibrati e assolutamente sereni. Delle persone splendide e di successo. Questo ci fa capire che non è importante vivere in una famiglia “tradizionale” ma è fondamentale avere dei genitori capaci di amore e dedizione. Credo che la vera definizione di famiglia sia dato dal tempo che gli dedichi e dall’entusiasmo che metti nell’accompagnare i tuoi figli verso l’età adulta.”

di Tiziana Morganti

Fonte: http://www.eclipse-magazine.it/cultura/cin...tutti-bene.html



Io l'ho visto alcuni mesi fa. Diciamo che il mio giudizio si pone in una via di mezzo tra le due recensioni postate sopra. Infatti, il merito del film è mostrare che una famiglia omosex vive le stesse problematiche di una famiglia c.d. normale e infatti non condivido per nulla la seconda recensione in cui viene fortemente criticato che nel film non viene descritta la vera differenza di una famiglia "differente" dalle altre. Vorrei chiedere a chi ha scritto questa recensione, come si immagina una famiglia gay: forse un pò diversa dal solito? Si sbaglia, almeno secondo il mio parere. Così come non diversa da una coppia etero, una coppia gay....i problemi alla fine sono gli stessi.

Quello del film che non mi è piaciuto, è stato soprattutto nella descrizione di uno dei due personaggi, ossia quello di Annette Benning...nel senso che è stato rappresentato troppo come l'uomo della situazione. Mi spiego meglio: in una coppia lesbo ci deve essere per forza chi fa il ruolo da donna e chi quello da uomo? Secondo me. O meglio, per alcune coppie potrà essere così, in altre no. Ma anche in una coppia etero c'è chi ha il carattere più forte dell'altro e magari e proprio la donna e non l'uomo. Ciò, che non riesco a capire è perchè ci debba essere sempre in mezzo questo stereotipo, così come ho trovato uno stereotipo il fatto che il personaggio di Julianne Moore, vada a letto con uomo, e mi chiedo nuovamente: un donna lesbica, ha così tanto bisogno di un uomo?

Lascio a voi le risposte.

Comunque, entrambe le attrici, a mio parere sono state molto brave e credibili nei rispettivi ruoli soprattutto Aennette Benning ( a tal proposito, ricordo che uno delle sue figlie recentemente ha intrapreso un percorso per cambiare sesso).


In ultimo mi soffermo sulle parole di Julianne Moore:


“Più di una decina di anni fa negli Stati Uniti è iniziato uno studio sui figli cresciuti in famiglie con due padri o due madri. – continua Julienne Moore - la ricerca ha messo in evidenza ragazzi equilibrati e assolutamente sereni. Delle persone splendide e di successo. Questo ci fa capire che non è importante vivere in una famiglia “tradizionale” ma è fondamentale avere dei genitori capaci di amore e dedizione. Credo che la vera definizione di famiglia sia dato dal tempo che gli dedichi e dall’entusiasmo che metti nell’accompagnare i tuoi figli verso l’età adulta.”


Condivido in pieno le sue parole, anche se so che in Italia - purtroppo - siamo anni indietro. E solo forse tra 15 o 20 anni, finalmente le persone riusciranno a fare un discorso del genere...almeno spero.
 
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Arumi
view post Posted on 28/4/2012, 22:27




CITAZIONE (Keybook @ 26/4/2012, 22:23)
Io l'ho visto alcuni mesi fa. Diciamo che il mio giudizio si pone in una via di mezzo tra le due recensioni postate sopra. Infatti, il merito del film è mostrare che una famiglia omosex vive le stesse problematiche di una famiglia c.d. normale e infatti non condivido per nulla la seconda recensione in cui viene fortemente criticato che nel film non viene descritta la vera differenza di una famiglia "differente" dalle altre. Vorrei chiedere a chi ha scritto questa recensione, come si immagina una famiglia gay: forse un pò diversa dal solito? Si sbaglia, almeno secondo il mio parere. Così come non diversa da una coppia etero, una coppia gay....i problemi alla fine sono gli stessi.

Quello del film che non mi è piaciuto, è stato soprattutto nella descrizione di uno dei due personaggi, ossia quello di Annette Benning...nel senso che è stato rappresentato troppo come l'uomo della situazione. Mi spiego meglio: in una coppia lesbo ci deve essere per forza chi fa il ruolo da donna e chi quello da uomo? Secondo me. O meglio, per alcune coppie potrà essere così, in altre no. Ma anche in una coppia etero c'è chi ha il carattere più forte dell'altro e magari e proprio la donna e non l'uomo. Ciò, che non riesco a capire è perchè ci debba essere sempre in mezzo questo stereotipo, così come ho trovato uno stereotipo il fatto che il personaggio di Julianne Moore, vada a letto con uomo, e mi chiedo nuovamente: un donna lesbica, ha così tanto bisogno di un uomo?

Eccomi qua a commentare!
Allora Key mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi, ma ti devo dire che non condivido il tuo pensiero. In sostanza mi trovo abbastanza d'accordo con la recenzione negativa che non con l'altra. Pur considerandolo un buon film, con delle buone attrici(e sottolineo buone, perchè secondo me potevano e dovevano strutturare meglio i loro ruoli) non credo che meriti tutta la grande attenzione che ha avuto e soprattutto non ritengo opportuno la sua nomination agli Oscar dell'anno scorso. Il motivo è semplice: non si fa altro che riprorre in salsa omosessuale il clichè delle difficoltà del matrimonio. Anzi secondo me hanno pure affrontato dal lato sbagliato il problema. Primo perchè non si capisce bene come e perchè l'attrice interpretata da Julianne Moore, Jules, possa sentirsi poco amata da Nik, che sì ci viene mostrata come una donna impegnata, ma in nessuni modo ci appare fredda con la moglie. Secondo, l'idea che Jules si senta attratta dal padre biologico(il cui nome non ricordo) andrebbe spiegato meglio, perchè questo personaggio maschile ha fascino, ma se poi malamente e in pochi istanti chiude la relazione con lui dicendogli che è gay, non capisco perchè allora ci sia andata a letto insieme e diciamolo con tale "trasporto e sentimento". Che poi a me è pure un po' dispiaciuto per Mark Ruffalo, perchè mi è apparso come l'uomo messo in mezzo, illuso, e poi abbandonato come un cane bastonato. Infine sul ruolo di Nik, ecco a me l'idea dell'uomo di casa non me l'ha data, perchè sarà stata forse a causa del particolare del bagno, ma l'ho trovata cmq affettuosa e dolce. Poi sì, è vero che ci sono vari riferimenti politicamente corretti, ma non mi sono sembrati eccessivi nè fastidiosi. In definitiva è bene che si facciano film del genere, che ci siano attrici di questo calibro che si cimentano con questi ruoli, ma sarebbe preferibile cercare di trovare qualche idea originale e non copiare temi già visti, in decine e decine di film.

Ps scrivendo l'ultimo rigo ho pensato che se non fosse stato per il fatto che erano due lesbiche tranquillamente poteva essere preso per un film degli anni'50!!!! :blink:
 
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Keybook
view post Posted on 29/4/2012, 21:45




Aru, ho letto con molto interesse il tuo commento...finalmente ritornano le nostre mitiche discussioni chilometriche!!

Diciamo che concordo con te, sul fatto che il film sicuramente non è dei migliori....ma, per me, non è neanche da buttare via. E vero che tratta di temi visti e rivisti, ma visti e rivisti con coppie etero. E, ripeto, secondo me il pregio di questo film è aver trattato una coppia omosex, come una coppia etero...per far capire che non c'è nulla di diverso.

Per quanto riguarda Nick, per me è il classico uomo della coppia: è quella che porta la pagnotta a casa, che pensa alla carriera...mentre Jules ha sacrificato la sua carriera per la famiglia. E sul fatto della dolcezza, anche un marito super impegnato può essere dolce. E vero che forse un uomo non si sarebbe mai accorto del particolare dei capelli, ma alla fine Nick, pur essendo l'ometto della situazione, è pur sempre una donna.

 
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Arumi
view post Posted on 30/4/2012, 18:41




CITAZIONE (Keybook @ 29/4/2012, 22:45)
Aru, ho letto con molto interesse il tuo commento...finalmente ritornano le nostre mitiche discussioni chilometriche!!

E già!! :D
CITAZIONE (Keybook @ 29/4/2012, 22:45)
Diciamo che concordo con te, sul fatto che il film sicuramente non è dei migliori....ma, per me, non è neanche da buttare via. E vero che tratta di temi visti e rivisti, ma visti e rivisti con coppie etero. E, ripeto, secondo me il pregio di questo film è aver trattato una coppia omosex, come una coppia etero...per far capire che non c'è nulla di diverso.

Per quanto riguarda Nick, per me è il classico uomo della coppia: è quella che porta la pagnotta a casa, che pensa alla carriera...mentre Jules ha sacrificato la sua carriera per la famiglia. E sul fatto della dolcezza, anche un marito super impegnato può essere dolce. E vero che forse un uomo non si sarebbe mai accorto del particolare dei capelli, ma alla fine Nick, pur essendo l'ometto della situazione, è pur sempre una donna.

Sì è vero che fanno bene, però se mi devo vedere un film che è per trama, costruzione dei personaggi e finale uguale agli altri....beh cerco di vedermi il migliore! Cioè quello che per attori, regia, musica, dialoghi mi ha coinvolto di più!! Eppoi, a me i salti logici del film non mi sono piaciuti, nello specifico, da quando si scopre il tradimento a quando la figlia va al college, non è sembrato molto chiaro: hanno sottovalutato troppo questa parte, arrivando subito a parlare della partenza della ragazza, senza dirci cosa o come le due mogli abbiano superato l'impasse.
E cmq questo film mi porta a una conclusione: l'anno scorso agli Oscar hanno candidato film che non avevano nulla di speciale!(ma qua vado off topic ;) )
 
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3 replies since 26/4/2012, 21:23   59 views
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